I gatti sono animali puliti, non c’è dubbio. Ma se vivono con noi hanno bisogno di una mano per un pelo lucido e sano. Soprattutto i gatti a pelo lungo.
Prendersi cura del pelo del gatto non è solo una questione estetica. Un pelo lucido e pulito è un segnale che il gatto è curato e in buona salute. I gatti normalmente si occupano da soli del loro pelo ma se stanno in casa anche il proprietario deve fare la sua parte: ecco alcuni consigli su come occuparsi della toelettatura del gatto senza dannarsi.
Quando il gatto si pulisce da solo
Se hai un gatto ti sarai certamente accorto che passano moltissimo tempo a prendersi cura del loro pelo: si leccano a lungo con la loro lingua ruvida per lavare il pelo e renderlo lucente.
I gatti si prendono cura del loro pelo per ragioni igieniche, ma anche per favorire la muta che avviene in autunno e primavera. Leccando, il pelo si stacca e viene poi sostituito da un manto più adatto alla stagione.
Leccano però il pelo anche per altri motivi: ad esempio per ragioni sociali. La pulizia reciproca, chiamata anche grooming, serve a mostrare apprezzamento, affetto, a stabilire relazioni.
I piccoli imparano a lavarsi dalla madre che li lecca non solo per pulirli ma per favorire allattamento, minzione, e per stimolare l’attaccamento affettivo.
La lingua dei gatti è ruvida perché è dotata di dentelli che tra le altre cose servono proprio a pulire meglio il pelo del gatto e a rimuovere il pelo. La natura insomma non fa le cose a caso.
Se però il gatto non vive in natura?
Toelettatura del gatto: spazzolare o lavare?
In natura i gatti perdono pelo grazie al vento, allo strusciamento contro le superfici o contro altri gatti.
E in casa? Il gatto non perde naturalmente tutto il pelo che perde all’aperto. Così si lecca, inghiotte il pelo, il pelo si accumula nello stomaco raccogliendosi in palline: i boli di pelo vengono poi espulsi dal gatto, a volte vomitando. Non è un’esperienza piacevole né per i gatti né per gli umani.
Dunque cosa possiamo fare?
Intanto lo sapete quanti peli ha un gatto? Teniamo in considerazione che il gatto ha 25000 peli per cm2. Per farvi capire la differenza con gli esseri umani, noi abbiamo 175/350 capelli per cm2.
Insomma i gatti devono occuparsi di un sacco di pelo, e ce ne accorgiamo noi umani quando ci ritroviamo quintali di pelo attaccati a pantaloni e divani.
Quindi il consiglio è di aiutare il gatto spazzolandolo almeno una volta a settimana. Questo se abbiamo un gatto a pelo corto. Se invece abbiamo un gatto a pelo lungo la questione si fa più impegnativa.
Sappiate che comunque spazzolare il pelo del gatto ha una serie di effetti positivi: oltre a togliere il pelo in eccesso e favorire la muta quando è il momento, spazzolare i nostri amici gatti favorisce la produzione di sebo, aumenta la circolazione sanguigna, evita la formazione di nodi, e rende più affettuoso il rapporto tra gatto e proprietario, esattamente come quando i gatti si puliscono tra loro.
Molti si chiedono se è opportuno fare il bagno al gatto: i gatti non amano l’acqua e sono animali che si mantengono puliti. Ma in alcuni casi il bagno è consigliato, come ad esempio quando si sono sporcati uscendo o in caso di parassiti o ancora nel caso di gatti anziani che non riescono a lavarsi per bene.
Il consiglio è comunque di non eccedere con i bagni, non usare prodotti aggressivi che non rispettano il PH della loro pelle e non usare acqua troppo calda o phon sparati alla massima potenza. Come per la spazzolatura bisognerebbe cercare di traumatizzare il gatto il meno possibile.
In commercio esistono spazzole e guanti di tutti i tipi, per tutti i tipi di pelo. L’importante è che la spazzola non abbia denti acuminati che poi feriscono la pelle del gatto.
La toelettatura del gatto è poi particolarmente importante se il gatto è anziano e ha problemi articoli: in quel caso pulirsi da solo è complicato. Tocca a noi occuparci del suo pelo, a maggior ragione.
Come gestire un gatto a pelo lungo?
La toelettatura del gatto a pelo lungo richiede poi ancora più energie.
Intanto la spazzolatura dovrebbe avvenire tutti i giorni: il pelo lungo è bellissimo da vedere e da accarezzare ma se non lo spazzoli tutti i giorni rischi che si formino nodi difficili da togliere dopo. Dunque prevenire qui è fondamentale.
Anche perché togliere nodi intricati dal pelo di un gatto ci assicura un gatto scontento nella migliore delle ipotesi e un gatto che morde e graffia nella peggiore.
I nodi non devono esserci perché oltre a essere esteticamente brutti sono anche un buon posto per far crescere parassiti e funghi. Un pelo annodato è un pelo sporco.
Se i nodi sono troppo difficili da togliere si deve poi ricorrere alle forbici, o meglio ancora rivolgersi a un toelettatore professionale o al veterinario.
Esistono in commercio prodotti per districare il pelo e renderlo più pettinabile ma se possiamo evitare di trovarci un manto pieno di nodi pettinandolo tutti i giorni meglio.
E il bagno? Se per un gatto a pelo corto il consiglio è di lavarlo ogni 2 mesi salvo imprevisti, per i gatti a pelo medio o pelo lungo il consiglio è di lavarli ogni 2 o 3 settimane.
Gatto e toelettatura potrebbero anche non andare d’accordo, ma ci sono un po’ di consigli che possiamo tenere a mente.
Intanto abituiamoli fin da piccoli ad acqua, spazzola, asciugamano: rendiamolo un momento piacevole creando un’atmosfera rilassata e confortevole.
Niente phon troppo caldi, o spazzole che tirano, o urla, grida, strepiti, azioni improvvise e attacchi a sorpresa. Se il gatto si abitua e riesce a vedere questi momenti come piacevoli si vive meglio.
Ad esempio prima di spazzolarli la prima volta lasciamo la spazzola a disposizione del nostro gatto così che possa studiarlo, annusarlo, lasciarci sopra il proprio odore.
Il gatto perde pelo naturalmente, non possiamo evitarlo, ma la tolettatura del gatto serve anche a minimizzare gli effetti collaterali per lui e per noi: pronti ad armarvi di spazzola e pazienza?