Come capire il linguaggio dei gatti? Osserva i segnali e le posizioni che il tuo gatto assume per capire cosa ti sta comunicando
Il tuo gatto ti fissa e miagola con insistenza: eppure, ha già mangiato e bevuto. La lettiera è pulita e ha avuto anche una bella dose di coccole. E allora, che c’è che non va?
“Umano, sei tu che non mi capisci”.
E se fossi proprio tu a non capire il linguaggio del tuo gatto? I felini, infatti, sono creature affascinanti e misteriose, spesso difficili da comprendere. Tanto più, se si parla di un animale appena adottato e, quindi, alle prese con una nuova casa e una nuova famiglia.
Imparare a decifrare il linguaggio del corpo dei gatti ti permette di capire meglio il loro stato d'animo e le loro esigenze: andiamo a interpretare insieme, allora, gli atteggiamenti del gatto, dalle posizioni che assume ai movimenti della coda e alle espressioni, concentrandoci sui felini adottati da poco, il cui comportamento può risultare particolarmente enigmatico.
Noi di Empethy vogliamo aiutarti a capire il tuo gatto appena adottato: potrebbe, infatti, sentirsi sopraffatto dalla nuova situazione e lanciare dei segnali che denotano stress e disagio.
Come capire cosa vuole il gatto?
Comincia a osservarlo attentamente e a prestare attenzione ai segnali che manda: come interpretare, ad esempio, la coda dei gatti?
Questa parte del corpo è un chiaro indicatore dello stato emotivo di un gatto. Se il tuo animale si avvicina a te con la coda eretta e leggermente incurvata è un ottimo segno: vuol dire che si sente al sicuro, contento e a suo agio. Una coda che si muove avanti e indietro, invece, denota agitazione o nervosismo.
Se la coda del micio è gonfia, presta particolare attenzione: significa che è irritato, spaventato o che potrebbe manifestare un comportamento aggressivo in risposta a questi stati d’animo.
Un gatto impaurito potrebbe tenere anche la coda rannicchiata sotto le zampe, in un atteggiamento di paura o sottomissione e i baffi appiattiti sul muso.
Linguaggio del gatto: osserva anche occhi e orecchie
Anche le orecchie sono ottimi indicatori per capire il linguaggio del corpo di un gatto: sono un po’ come delle antenne, che ruotano e si inclinano per captare suoni e rumori. Se le orecchie sono dritte e rivolte in avanti, il tuo gatto è curioso, attento e vigile.
Le orecchie appiattite contro la testa, invece, suggeriscono irritazione o paura. Se sono rivolte lateralmente, hai a che fare con un gatto rilassato e a suo agio.
Non dimenticare, poi, di osservare anche gli occhi del tuo gatto: se sono spalancati e con le pupille dilatate, significa che il micio è spaventato o comunque in allerta. Se sono fissi su qualcosa, vuol dire che il gatto è pronto per attaccare o giocare. Sono ridotti a due fessure? Puoi stare tranquillo: è rilassato e felice.
Come capire gli atteggiamenti di un gatto?
Anche le posizioni che un gatto assume hanno un chiaro significato e possono aiutare il nuovo proprietario a interpretare le sue esigenze. Il comportamento di un gatto appena adottato, infatti, può variare a seconda delle esperienze vissute e del livello di comfort nell’ambiente.
È normale, per esempio, che all’inizio il gatto si nasconda spesso o rimanga in posizione accovacciata: sta prendendo le misure della nuova situazione per adattarsi e sentirsi al sicuro. Preparagli un nascondiglio dove possa sentirsi protetto e non costringerlo a socializzare: col tempo inizierà ad avvicinarsi da solo e a esplorare la sua nuova abitazione.
Presta attenzione anche a questi segnali: un gatto arrabbiato potrebbe inarcare la schiena, mostrare una coda gonfia, le orecchie appiattite sulla testa e i baffi aperti a ventaglio, che puntano in avanti. Si tratta di un atteggiamento difensivo che mira a intimorire l’avversario.
Un micio appena adottato, infatti, potrebbe sentirsi sopraffatto da questo enorme cambiamento e manifestare il suo disagio anche nascondendosi frequentemente, miagolando con insistenza, leccandosi di continuo, evitando di mangiare o facendo i bisogni fuori dalla lettiera.
Abbi pazienza e crea un ambiente adatto a lui e tranquillo, al quale possa piano piano adattarsi. Parlagli con dolcezza, cerca di interagire giocando e offrigli del cibo o dell’acqua. Se necessario, puoi farti aiutare in questo percorso anche da un veterinario o da un etologo.
Il linguaggio dei gatti: i segnali di affetto
Decifrare il linguaggio del corpo del tuo gatto ti permette, come dicevamo, di capire se è felice e a proprio agio oppure spaventato. Un gatto contento, ad esempio, esprimerà la sua fiducia nei tuoi confronti facendo le fusa, strusciandosi contro le tue gambe, leccandoti, dandoti delle “testate” amichevoli o appoggiando la testa su di te.
Anche il famoso “fare la pasta” con le zampe è un segno di affetto e comfort: risale al comportamento infantile di stimolazione del flusso del latte materno e indica che un gatto è contento e a proprio agio.
Lo stesso vale se un gatto si stiracchia o rimane accovacciato accanto a te con la coda rilassata, le zampe sotto il corpo e gli occhi chiusi. La sua espressione è rilassata e sembra quasi che sorrida? Vuol dire che il micio si sente tranquillo e al sicuro.
Anche un gatto che dorme a pancia in su o che si stende sul dorso accanto a te sta comunicando fiducia: si tratta, infatti, di una posizione che esprime vulnerabilità. Sta esponendo la parte più delicata del suo corpo: significa, quindi, che è particolarmente rilassato o che sta chiedendo delle coccole.
Per capire un gatto è fondamentale, quindi:
- Osservare le posizioni che assume;
- Osservare gli occhi, la coda e le orecchie del tuo micio;
- Interpretare i segnali di affetto, come le fusa o il “fare la pasta”;
- Comprendere gli atteggiamenti che denotano stress o disagio.
Imparare a decifrare il linguaggio del corpo di un gatto è un ottimo modo per capire il proprio quattrozampe e aiutarlo ad abituarsi a una nuova situazione: questo è particolarmente importante per un animale appena adottato e alle prese con un ambiente nuovo e pieno di stimoli.
Con un po’ di pazienza e tanto amore, potrai imparare a leggere i segnali che il gatto ti manda e a instaurare con lui un legame forte e duraturo.