Cosa non fare quando si decide di adottare un secondo (o terzo) gatto? Ecco una guida per evitare gli errori più comuni e i consigli sbagliati
“Two is megl che one” recitava un giovanissimo Stefano Accorsi in un famoso spot televisivo estivo: una massima che potremmo adottare anche quando si tratta di adottare un secondo gatto in casa. Un secondo micio, infatti, può diventare un buon compagno di giochi e di vita per il gatto già presente in casa.
Attenzione, però, ad accoglierlo nel modo giusto, per non… suscitare le ire del gatto residente e favorire un buon adattamento: il web, infatti, è pieno di consigli sbagliati e fuorvianti su come comportarsi quando si prende un secondo o terzo gatto. Consigli che, se seguiti, possono compromettere un corretto inserimento e innescare una convivenza poco felice con gli altri gatti già presenti in casa.
Scopriamo insieme, allora, gli errori più frequenti che si commettono quando si decide di adottare un altro gatto.
Convivenza tra gatti: gli errori più comuni
Tra gli errori più comuni, c’è il non valutare con attenzione l’età e il temperamento del gatto residente.
È inutile dirlo ma, se vogliamo inserire un nuovo gatto in casa (parliamo di un cucciolo) e in casa abbiamo già un micio anziano, potrebbero venirsi a creare dei problemi di convivenza tra i due gatti. La vivacità dei cuccioli, infatti, non va d’accordo con il desiderio di tranquillità dei gatti anziani.
Un altro errore comune è sottovalutare l’impegno per educare un gattino, rispetto a un gatto adulto. Bisogna ricordare, infatti, che un cucciolo richiede grande impegno e molto lavoro da parte dell’umano: al tempo stesso, però, è molto più flessibile di un gatto adulto e capace di apprendere velocemente dalle esperienze di vita all’interno della casa.
A chi consigliare quindi l’adozione di un cucciolo? A chi ha una routine di vita che consenta di trascorrere molto tempo con il gattino e è disposto ad impegnarsi perché Micio cresca sereno, equilibrato e competente.
La soluzione migliore in questo caso è un’adozione di coppia di due gattini coetanei, meglio ancora se della stessa cucciolata. Una volta inseriti nel nuovo ambiente, porteranno avanti il processo di socializzazione iniziato all’interno del gruppo familiare.
Inserimento gatto adulto in casa: attenzione a questi aspetti
Un gatto adulto è, di norma, meno impegnativo di un cucciolo, ma ha alle spalle un’esperienza di vita che gli ha inevitabilmente formato il carattere. È la scelta ideale per chi:
- Ha una vita frenetica che lo porta spesso fuori casa;
- Ha poca pazienza per educare un cucciolo;
- È disposto ad accettare eventuali comportamenti poco desiderabili che Micio potrebbe aver imparato nella sua vita preadozione e lavorare con dedizione per aiutarlo a adattarsi al nuovo contesto.
Anche in questo caso l’adozione di coppia, magari di due gatti che già vivevano insieme, può rivelarsi la soluzione migliore.
Ma esistono altri errori piuttosto frequenti quando si adotta un secondo gatto: ad esempio, non predisporre un luogo riservato e ben attrezzato con tutte le risorse necessarie per il nuovo arrivato. Vale a dire, una lettiera, un tiragraffi e delle ciotole ad hoc. Evitiamo, infatti, di far condividere al gatto residente i suoi oggetti: sarebbe il modo migliore per iniziare la convivenza all’insegna della gelosia.
Anche entrare in casa e liberare il nuovo gatto così che possa fin da subito avere accesso a tutto il territorio è un errore. Meglio riservargli una stanza in cui farlo ambientare prima dell’incontro con l’altro gatto presente e fargli conoscere per gradi l’odore dell’altro felino di casa, magari scambiando di frequente le due cucce.
Anche non seguire un piano di inserimento adeguato è una strategia da evitare quando si adotta un altro gatto.
Un altro consiglio sbagliato molto diffuso nel web e non solo è quello di lasciare il nuovo gatto chiuso nel trasportino in mezzo alla stanza. Gli altri gatti residenti cominceranno a girare intorno al nuovo arrivato che, chiuso in trappola, farà certamente una delle più brutte esperienze della sua vita.
Diamo, inoltre, ai gatti il tempo di fare conoscenza, senza sgridarli se si crea qualche tensione e senza prenderli in braccio per proteggerli: hanno bisogno di interagire tra loro secondo il codice di comportamento felino per imparare a conoscersi e accettarsi.
Cosa non fare quando si adotta un altro gatto?
Ecco quindi, in sintesi, gli errori più frequenti relativi all’inserimento di un nuovo gatto in casa:
- Non valutare il carattere e l’età del gatto già presente;
- Sottovalutare l’impegno da dedicare all’educazione di un cucciolo;
- Sottovalutare l’esperienza di vita di un gatto adulto;
- Non riservare al nuovo gatto un ambiente tranquillo, con oggetti scelti per lui;
- Liberare il gatto e dargli accesso subito a tutta la casa;
- Non seguire un adeguato piano di inserimento del gatto;
- Lasciare il gatto adottato chiuso nel trasportino, alla mercé degli altri gatti;
- Non dare ai gatti il tempo di fare conoscenza;
- Trattare i gatti come se fossero dei bambini;
- Non preoccuparsi di una corretta socializzazione del gatto adottato con il contesto fisico dell’ambiente in cui viene inserito.
Tutti questi errori rischiano di instaurare una convivenza complicata tra il gatto residente e il gatto appena adottato.
Se decidiamo di adottare un secondo gatto cerchiamo, quindi, di prestare attenzione sia al piano di inserimento dell’animale nel nuovo ambiente che alla socializzazione con gli altri gatti presenti in casa: aspetti spesso sottovalutati, ma molto importanti per dar vita a una convivenza serena. Scopri le consulenze di Empethy: un servizio utile anche per gestire l’incontro di un nuovo micio con gli animali già presenti in casa.